Perchè Isola?

Ci siamo trasferiti ad un passo (letteralmente!) dalla fermata della metrò Zara, nel cuore più vero e pulsante del quartiere Isola.
Un po’ per abitudine e un po’ per snobismo, i residenti la localizzano tracciando una linea che va dalla stazione della metropolitana Zara a Nord alla stazione ferroviaria Garibaldi a Sud.
In questo modo sembra si voglia escludere tutto quello sconvolgimento urbanistico che ha coinvolto l’area delle ex Varesine e che comprende l’esperienza di City Life e di quei complessi residenziali che le gravitano attorno. Primo tra tutti il cosiddetto “ Bosco Verticale”, esempio principe di architettura ecosostenibile
Negli ultimi anni, da zona un po’ isolata (da qui “Isola”) ha saputo trasformarsi in una delle più affascinanti e vitali della città.
Il processo di cambiamento artistico, sociale e culturale le ha permesso di restare lontana dal caos cittadino ma comunque ben collegata al centro grazie alla linea gialla del metrò e al resto del tessuto urbano con la nuova linea lilla ( l’unica completamente automatizzata) e a molti mezzi di superficie.
Le contraddizioni non mancano: l’impronta di quartiere operaio è ancora ben presente nel suo cuore vivo ma non si può negare che le forti “rivisitazioni architettoniche” abbiano saputo imprimere una indubbia rivalutazione edilizia.
I punti di debolezza oggi si sono trasformati in punti di forza. Le strade strette che non permettono al traffico di attecchire, i piccoli negozi indipendenti dalle grandi catene di distribuzione, le case a ringhiera che si alternano a qualche palazzo dal sapore Liberty fanno dell’Isola un quartiere raccolto e vivace capace di coniugare eleganza e sapori “popolari”.

Isola ci ha trasmesso tutto questo: ecco perchè l’abbiamo scelta come scenario per la nostra nuova avventura professionale.